EMERGENZA COVID 19 – I MARTEDI’ SERA DI SEMI DI LUCE BLU

LONTANI MA VICINI
Ogni martedì sera, ma non solo, gli insegnanti A.o.m.i. si ritrovano sul web, insieme ai soci dell’associazione, condividendo vari argomenti di interesse evolutivo..per stare una serata insieme, passare il tempo e crescere.

cuori-1.jpg

Ieri sera ci siamo trovati tra gli alunni dell’Accademia per canalizzare le energie planetarie attuali in una sorta di costellazione astrologica e questo è il messaggio che abbiamo trovato e che volevamo condividere con tutti:

“Ci ho ripensato stamane e visto la bellezza: un’energia che ti tiene ferma e ti spinge a terra nel radicamento nel corpo fisico e nelle dinamiche umane compreso il dolore, un urano con energia estremamente elevata che si vuole incarnare sulla terra attraverso il corpo facendoci fare una pulizia totale di tutto ciò che portiamo dentro e lilith e chirone che creano il movimento interno rispetto alle ferite che riaperte e sanguinanti stanno cercando una via di guarigione. Trovo che questo sia meraviglioso! E vi ringrazio di averlo canalizzato per tutti. Mando questo messaggio all’umanita ?grazie ragazzi che siete al servizio ❤️”

Ollìn

Ripassare i Fiori di Bach e sperimentarli fra noi on line, credo sia stata un’esperienza importante ed istruttiva su più piani. Con questa emergenza stiamo imparando tutti ad abbattere le distanze, a sentire ed ascoltare, nonostante la lontananza. Ed è possibile essere uniti, è possibile stringersi e sentirci anche attraverso uno schermo. Ogni tempo porta i suoi doni e le sue brutture, questo Covid 19 certamente ha portato morte e paura, ma contemporaneamente sta sviluppando umanità e vicinanza.

Grazie a chi cerca sempre lo spunto per vivere i momenti ed i periodi della vita, come evolutivi.

Lara

Negli incontri che abbiamo tenuto sono stati esposti alcuni dei cenni di base della visione che trasmette la Tradizione Orientale sulla vita e, conseguentemente, sulla salute. Tali cenni hanno toccato aspetti come alcuni ideogrammi, il Dao, il Qi, i 20 canali che conformano l’essere umano, con alcune delle loro dinamiche e con l’esposizione di alcuni dei cicli principali che ne aiutano la comprensione.

Malgrado l’apparente distanza dovuta alla modalità nella quale si sono tenuti i 6 incontri, dettata dalle limitazioni per il Covid-19, l’utilizzo della rete non ha comunque inibito l’interazione ed il dialogo; inoltre, questo strumento ha consentito di poter diluire del tempo la trasmissione dei numerosi concetti, favorendo, certamente, sia l’esposizione, che l’assimilazione.

È stata un’esperienza che ha rivelato sicuramente più potenzialità di quanto potesse apparire in principio e che ha inevitabilmente lasciato aperti aspetti che potranno essere oggetto di ulteriore approfondimento in futuro.

Fabio

Relazioni interpersonali durante la quarantena

Il tema dell’incontro voleva essere una riflessione su come ognuno gestisce il proprio modo di relazionarsi agli altri, in particolare durante questo periodo straordinario di sospensione delle attività regolari e di generale stato di incertezza e spesso di ansia per ciò che il futuro potrebbe riservare.
Questo virus ha attaccato, oltre che i nostri polmoni, proprio le nostre relazioni interpersonali rendendo forse più evidenti i punti salienti del nostro modo di relazionarci al prossimo.
Alcuni di noi costretti a stare da soli, altri a condividere gli spazi e il tempo di giornate, a volte interminabili, con altri conviventi.
Abbiamo visto insieme come la comunicazione ordinaria tra le persone sia condizionata dalla mancanza di ascolto tra le parti in gioco e dalla proiezione dei propri filtri e aspettative su cosa l’altra persona vorrebbe comunicare.
Mancanza di ascolto che ha origine nel soggetto stesso che vuole comunicare qualcosa, il quale si muove, nella maggior parte dei casi, da una mancata chiarezza persino con sé stesso.
Questa mancanza di consapevolezza e’ dovuta al voler ignorare delle parti di sé che rimangono in ombra in quanto non riconosciute e non integrate.
Le parti del soggetto che rimangono in ombra vengono però percepite, a livello sottile, intuitivo, anche se inconsapevole, dall’interlocutore e il messaggio comunicativo si perde e arriva confuso e contraddittorio.
I conflitti che si attivano nelle relazioni interpersonali sono spesso frutto di questa mancanza di ascolto reciproca.
Abbiamo anche visto come la parte essenziale del messaggio comunicativo si trovi nel linguaggio non verbale, fatto da postura, tono della voce, espressione facciale, prossemica.
Troppo spesso ci concentriamo sul contenuto verbale di ciò che intendiamo comunicare trascurando del tutto il sentire e l’intenzione che si cela tra le righe di ciò che diciamo e che ascoltiamo.
Ecco che una comunicazione efficace si ottiene quando ciò che diciamo a parole coincide col sentire interno mentre lo diciamo.
A volte si ottiene di più dicendo meno ed essendo più autentici piuttosto che fare grandi discorsi mancando di sinceritá.
A mio avviso dobbiamo tutti imparare ad ascoltare di più, ascoltare davvero, ascoltare anche e soprattutto noi stessi.
Le parti di noi che non vogliamo vedere, perché creano imbarazzo, spavento, sofferenza sono quelle che, se non riconosciute, ci impediscono di incontrare veramente gli altri.
Riconoscimento che non significa, perforza, cambiare delle parti di noi che riteniamo sbagliate, ma che significa accorgersi e permettersi di essere anche fragili, di sentire emozioni considerate di solito negative: come la rabbia, la tristezza, la malinconia, etccc
Da questo riconoscimento integrare queste parti, permettere loro di esistere e lasciare che cambino e si evolvano in altro se nutriente per ognuno.

Simona

Un’esperienza intensa nonostante la distanza. Parlare di un tema complesso come la Spiritualità Animale non è semplice, meno che mai attraverso uno schermo ma gli allievi di AOMI hanno accolto l’argomento con grande calore, ricezione, apertura e coinvolgimento, permettendo così al messaggio di viaggiare sulle frequenze più alte ed arrivare nei loro cuori al di là della lontananza fisica.

Mara
FOTO-SKIPE.jpeg